La necessità del settore sanitario di proteggere i dati personali dei propri pazienti può influire notevolmente sull’evoluzione della digital health, migliorando l’organizzazione del settore sanitario e aumentando la visibilità e la fiducia per medici e strutture sanitarie. Ma cosa c’è da sapere sulla tutela della privacy nella sanità digitale?
Gli ultimi anni - dalla pandemia in poi - il settore della sanità è radicalmente cambiato e, allo stesso tempo, ha anche ampliato gli orizzonti dell’assistenza sanitaria, utilizzando sempre di più le potenzialità della medicina digitale e dell'intelligenza artificiale, per esempio con i chatbot per il settore sanitario.
Oggi sempre più centri medici, poliambulatori e MMG offrono dei questionari di gradimento e altre forme di feedback per i propri pazienti. Veloci e facili da utilizzare, sono un mezzo utile a raccogliere informazioni per migliorare i tuoi servizi, capire quali sono i punti deboli del tuo centro medico e offrire l’assistenza migliore possibile per i tuoi pazienti.
Grazie ai nuovi passi della tecnologia, le sperimentazioni cliniche virtuali e gli studi sugli ologrammi interagenti potrebbero entrare rapidamente nelle nostre vite, accelerando ancora di più i progressi della sanità digitale e dando ai pazienti la possibilità di avere diagnosi accurate grazie alla sperimentazione su soggetti virtuali.
Ma di cosa si tratta nello specifico e, soprattutto, quali sono i vantaggi?
La popolazione mondiale sta invecchiando. Secondo l’OCSE, nel 2050, il 21% di noi avrà più di 60 anni: 2,4 miliardi di persone anziane, molte delle quali avranno problemi di autosufficienza e malattie croniche. In termini economici questo si tradurrà in un aumento della spesa sanitaria pubblica. Cosa fare per garantire cure e assistenza a tutti?
Hai mai sentito parlare di “customer journey” o “customer experience”? Forse questi termini non ti diranno nulla, tuttavia sappi che ogni volta che compri un bene o usufruisci di un servizio, diventi il protagonista del tuo viaggio (“journey”, appunto), ossia della tua esperienza (“experience”) come cliente (in inglese:“customer”).
La piattaforma di consulenza online di MioDottore ha aiutato (e sta aiutando) migliaia di specialisti e pazienti durante la crisi sanitaria dal COVID-19. Abbiamo raccolto alcuni dati relativi al lockdown per farti conoscere quali specializzazioni sono state più richieste o quali regioni italiane hanno utilizzato di più la consulenza online negli ultimi mesi:
Nella prima fase di questa pandemia, il distanziamento sociale è stata una delle prime misure preventive che sono state imposte dal governo per frenare la curva dei contagi del Covid-19. Ora che siamo entrati nella cosiddetta Fase 2, permane la misura ma, con maggiore incertezza.
La tecnologia ai tempi del Coronavirus. Grave crisi ma anche opportunità.
La digitalizzazione è già da tempo una priorità di tutte le aziende del settore medico-sanitario, che stanno introducendo diversi strumenti digitali per continuare a garantire un servizio di qualità ai propri assistiti.
In uno scenario grave come quello in cui ci troviamo, che incide drasticamente su tutte le attività quotidiane, l’implementazione di servizi e funzioni digitali che aiutino dottori e centri medici a garantire la continuità assistenziale sta diventando la priorità numero uno.
Con la consulenza del dottor Giuseppe Moschella, infettivologo di Cuneo, abbiamo messo insieme le risposte alle 5 domande più comuni sul Coronavirus / Covid-19.
Questa settimana, più che in altri momenti, il web e i social media si popolano di donne e ragazze che vogliono raccontare le loro storie. In questo mese e in questo giorno dell’anno, anche MioDottore vuole unirsi al coro di voci e utilizzare il simbolo dell’8 marzo, per specificare che quello dell’uguaglianza non è un problema delle donne, è un problema di business.
L’uguaglianza di genere, infatti, è essenziale affinché le economie e le comunità possano prosperare.
Aumenta la produttività e migliora il rendimento del tuo centro in 3 semplici mosse che puoi implementare da subito!
Il ritmo del lavoro di una struttura medica può essere frenetico: rispondere alle chiamate, fissare gli appuntamenti, contattare i pazienti per ricordare loro il giorno e l'ora… E tante altre attività che potrebbero essere automatizzate e, invece, finiscono per consumare svariate ore di lavoro utilizzabili in maniere più produttive.
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