Tre tipiche obiezioni all'uso del digitale nell'ambito della medicina generale sono in realtà dei falsi miti. Ecco perché.
In generale, il mondo del digitale è ormai parte integrante di molti campi della medicina e della salute, tuttavia ancora oggi, quando si parla di medicina generale, questi due mondi, a dispetto di un lento e costante avvicinamento, sembrano essere parzialmente separati e, a detta di alcuni, contrastanti. Ma è davvero così? Scopriamolo insieme.
Partiamo da un presupposto: non pensiamo che questo assunto di base (la presunta incompatibilità tra medicina generale e mondo digitale) sia corretto. Non solo, ma riteniamo che ci siano molti esempi del fatto che la realtà dimostri l’opposto: infatti, abbiamo preso 3 tipiche obiezioni alla medicina digitale espresse da alcuni medici di medicina generale e abbiamo provato a “smontarle”. Partiamo dalla prima…
Una delle prime, comprensibili obiezioni è quella per cui la medicina digitale, in particolare in ambito pubblico ma non solo, sia appannaggio solo di chi:
Partiamo dal primo punto: sostanzialmente, questo primo problema era effettivamente rilevante fino ad alcuni anni fa, ma lo è ancora oggi? Secondo alcune recenti ricerche, di fatto circa 50 milioni di Italiani navigano regolarmente online. Inoltre, nel Paese ci sono all’incirca 80 milioni di dispositivi smartphone. Sono dati che fanno capire al volo come ormai una parte maggioritaria della popolazione possieda e sappia usare dispositivi digitali e navigare sul web.
Il secondo punto di questa prima obiezione è effettivamente più focalizzato: è vero che ancora oggi, molte persone anziane possono avere difficoltà a comunicare con il proprio medico di medicina generale o comunque essere seguite in una terapia utilizzando strumenti digitali, semplicemente perché non particolarmente “alfabetizzate” digitalmente.
Tuttavia, anche questo è in parte un fatto (o un pregiudizio, dipende dal punto di vista) che sta cambiando anno dopo anno: sempre più over 65 usano strumenti digitali, smartphone e PC e questo fenomeno è chiaramente destinato a crescere.
Non solo: molto spesso gli strumenti di medicina digitale, per quanto possano essere difficili da usare per un paziente anziano, possono comunque essere usati al suo posto da figure che già aiutano tale paziente (infermieri, caregiver, parenti, ecc.).
C’è anche un altro lato della medaglia: pensiamo per esempio a un fenomeno come la telemedicina: non è forse molto utile soprattutto per quei pazienti, spesso anziani, che non sempre hanno la possibilità di spostarsi autonomamente e dunque di andare di persone dal proprio medico generale per ottenere informazioni o fare un check-up? Probabilmente sì.
Ma questo non si ferma solo alla telemedicina: per esempio, usufruendo dell’apporto di care giver o di personale medico, un MMG potenzialmente ha facoltà di gestire malati cronici, anziani, disabili, persone che vivono in zone remote, tramite il monitoraggio dei parametri biologici con dispositivi indossabili o app per dispositivi mobili (smartphone, tablet e smartwatch), e anche questi ultimi sono strumenti di medicina digitale.
La risposta è: assolutamente no, anzi: a dir la verità… È tutto il contrario.
Partiamo da un presupposto: ciò che ti fa perdere tempo è molto probabilmente e in primo luogo l’eccesso di processi gestionali “tradizionali”: telefonate continue, appuntamenti da segnare, aspetti burocratici, documentazione cartacea da compilare/conservare (e a volte, ritrovare), e ciò che molti, in definitiva, definirebbero un po’ semplicisticamente (ma efficacemente) “scartoffie”.
Questo non è un problema recente: va avanti così, per i MMG, almeno dalla metà del Ventesimo Secolo. Aggiungiamo a questo problema un altro aspetto parallelo: la maggior parte delle tecnologie e dei software gestionali per professionisti della salute in Italia non sono realmente pensati per la categoria dei medici di medicina generale, che sotto diversi aspetti ha esigenze e priorità differenti rispetto a quelle di molti altri dottori.
Altri invece, sono semplicemente troppo difficili da usare (e non tutti i medici possono spendere ore e ore extra per imparare a usare degli strumenti eccessivamente complessi).
Ecco, in effetti questo tipo di software “generico” potrebbe non essere ideale per questa categoria, tuttavia altri lo sono e potrebbero semplificare moltissimo il tuo lavoro e farti guadagnare tempo nelle attività organizzative quotidiane. Soprattutto, questi strumenti ci sono e crescono di anno in anno.
Cosa può fare, ad esempio, un buon software gestionale per farti guadagnare tempo?
E questi sono solo alcuni dei vantaggi che alcuni strumenti di medicina digitale possono offrirti: ma - ti starai chiedendo - sono semplici da usare? Beh, dipende, non possiamo saperlo su tutti, ma possiamo assicurarti che sì, alcuni strumenti di medicina digitale sicuramente sono non soltanto utili, ma anche facili da usare.
Tutto ciò è vero. Verissimo. Non esiste un singolo strumento che possa sostituire il rapporto medico-paziente. Tuttavia, nessuno strumento digitale pretende di poterlo fare. Quello che però la medicina digitale può offrirti, invece, è l’opportunità di semplificare, velocizzare e, in generale, migliorare il rapporto medico-paziente. Ed ecco perché:
E questi sono solo alcuni dei vantaggi della comunicazione medico-paziente tramite strumenti digitali: se ti interessa approfondirli, puoi leggere anche questo articolo
La medicina generale e gli strumenti digitali, se usati in maniera adeguata, non solo non confliggono affatto, ma l’uso di tecnologie e il mondo online possono essere una freccia in più al tuo arco, uno strumento utile per risparmiare tempo, migliorare la comunicazione coi pazienti, gestire meglio gli appuntamenti in studio.
In poche parole, possono aiutarti a perdere meno tempo in attività collaterali e di dedicare il giusto tempo a quello che sicuramente ti interessa di più: essere un medico, appunto.