Alcuni provvedimenti consigliati a MMG e Pediatri per riuscire a gestire il carico dei pazienti durante il picco influenzale.
Si prevede che sarà la peggiore epidemia influenzale dal 2009, e sta già mettendo a dura prova Medici di Medicina Generale e Pediatri. Alcuni provvedimenti consigliati per riuscire a gestire il carico dei pazienti durante il picco, che si stima porterà 170 mila casi al giorno tra Covid e Australiana.
A inizio dicembre sono già 2,5 milioni gli italiani colpiti dall’influenza stagionale, stando ai dati diffusi da InfluNet, il sistema di sorveglianza integrata dell’Istituto Superiore di Sanità.
“L’influenza è tornata peggio di come ci aveva lasciato nel 2019 ed è partita a razzo” ha spiegato ad AdnKronos Matteo Bassetti, direttore Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. Numeri alti, e anticipati rispetto alla stagione, con tre regioni - Lombardia, Emilia Romagna e Umbria - dove l’incidenza ha già superato la soglia del livello di entità molto alta.
Al momento i più colpiti sono i bambini al di sotto dei cinque anni, con un’incidenza pari a 40,8 casi per mille assistiti. L’incidenza, in ogni caso, è in aumento per tutte le fasce d’età, ed è facile prevedere che nelle prossime settimane il virus colpirà più duramente adulti e anziani.
L’influenza stagionale dura in media 5 giorni e si manifesta con febbre molto alta che sale velocemente, mal di gola, dolori alle ossa, raffreddore, inappetenza, in alcuni casi gastroenterite. Sintomatologia in linea con le stagioni precedenti. Quello che preoccupa è l’impatto, che potrebbe essere il peggiore degli ultimi 15 anni. Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco il picco influenzale colpirà a Natale, con l’aggravante dell’arrivo del picco di contagi da SARS-CoV-2, per una stima complessiva di 170 mila nuove infezioni al giorno.
La rapida diffusione dei contagi ha già generato un assedio dei pronto soccorso e degli ambulatori pediatrici. A Roma, come riportato da Repubblica, diversi pediatri sono stati oggetto di insulti su WhatsApp da parte dei genitori, spazientiti per non aver ricevuto una risposta immediata.
La situazione non è migliore per i Medici di Medicina Generale: “Siamo ai limiti della sostenibilità - spiega il presidente FIMMG Silvestro Scotti ad Adnkronos - i medici di famiglia sono subissati da telefonate, whatsapp, messaggi”. Alla diffusione dell’influenza si somma “l’emergenza certificati di malattia”, legata al fatto che al momento, tra gli adulti, i più colpiti sono i giovani in età lavorativa.
Il tutto mentre prosegue la campagna antinfluenzale - un ulteriore carico gestionale che grava su MMG e pediatri - e si moltiplicano gli appelli alla vaccinazione, con la Lombardia di Guido Bertolaso che annuncia: “L'influenza ci preoccupa e ci impegna di più rispetto al Covid. La vaccinazione contro l’influenza andrà avanti a oltranza”.
Un Medico di Medicina Generale riceve in media almeno 120 richieste al giorno dai pazienti tra telefonate, email, WhatsApp e SMS. Nei periodi critici, come quello dell’influenza stagionale, si arriva fino a 250 richieste giornaliere. Se calcoliamo una media di 2 minuti per rispondere a ciascuna richiesta nel complesso sono necessarie 8 ore per smaltire questo carico. Il che, anche potendo contare sui collaboratori di studio, è difficilmente sostenibile.
Diventa fondamentale, allora, intervenire sulla gestione dei pazienti e delle attività quotidiane per:
L'Accordo Collettivo Nazionale prevede che:
"Le visite nello studio medico, salvi i casi di urgenza, vengono di norma erogate attraverso un sistema di prenotazione".
Un sistema di prenotazione online, come quello sviluppato da MioDottore per MMG e Pediatri, offre un supporto concreto a medici e pazienti:
Dai dati raccolti in due anni di attività con Medici di Medicina Generale e Pediatri emerge che, in media, il 43% dei pazienti prenota online in totale autonomia.
Il paziente chiama, trova occupato, continua a provare. Le linee si intasano, il medico viene costantemente interrotto mentre sta visitando altri pazienti.
E se invece il paziente potesse prenotare un appuntamento telefonico? Questa funzionalità, sviluppata da MioDottore su richiesta dei Medici di Medicina Generale (subissati di telefonate durante i picchi di contagi Covid), permette di rassicurare i pazienti, evitare interruzioni e accessi in studio non necessari, gestire le emergenze in modo pianificato.
Ormai i pazienti, anche più maturi, sono abituati a utilizzare i sistemi digitali, come dimostra il numero di messaggi di testo (e vocali) che inviano ai propri medici su WhatsApp. In una fase iniziale può essere utile, tuttavia, educarli all’uso dei nuovi sistemi.
Il Centro prenotazioni telefonico offre quindi un aiuto ai pazienti meno tecnologici. Un operatore filtra le telefonate, guida i pazienti alla prenotazione online e passa al medico soltanto le chiamate urgenti, che richiedono un suo intervento.
Quanto tempo si perde per cercare le richieste di prescrizione tra email, WhatsApp, SMS, biglietti lasciati in studio dai pazienti o appunti presi al telefono? Un sistema come MioDottore permette di gestire questo flusso in un unico canale. Il paziente invia la richiesta di prescrizione o certificato sul profilo del medico, che troverà tutte le richieste in una apposita sezione. Un sistema semplice, veloce e sicuro, perché conforme al GDPR.
Attraverso le comunicazioni massive via mail e SMS, che MioDottore offre senza costi aggiuntivi, i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta possono comunicare tempestivamente a tutti i pazienti avvisi e informazioni di servizio. Uno strumento utile per indicare i comportamenti da tenere in occasione di momenti critici come quello attuale, illustrando ai pazienti i canali e le modalità per contattare il proprio medico.
Ciascun messaggio contiene il link al profilo del medico, dove, attraverso la scheda servizi, è possibile fornire ai pazienti istruzioni dettagliate su modi e tempi di accesso allo studio, richieste di certificati e prescrizioni, contatti con il medico per urgenze.
Con l'emergenza Covid-19 il rapporto medico-paziente è cambiato e sono necessarie nuove forme di relazione e comunicazione. Oggi i pazienti si aspettano risposte sempre più immediate. Continuare a mantenere un rapporto diretto, anche per attività non urgenti, non è più sostenibile.
D'altro canto i pazienti sono sempre più abituati alla sanità digitale. Basti pensare che:
A fronte di carichi di lavoro sempre più difficili da gestire la tecnologia è quindi una valida alleata dei medici e dei loro collaboratori. Per liberare tempo, da dedicare a ciò che conta davvero.