Realtà virtuale e medicina: 5 innovazioni
Realtà virtuale è il nome dato alla tecnologia che permette a un utente di simulare un'esperienza particolare, utilizzando un visore che genera un ambiente interattivo computerizzato. Queste simulazioni oggi stanno andando ben oltre il settore dell’intrattenimento: la medicina, ad esempio, potrebbe diventare uno dei suoi campi di applicazione principali.
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Realtà virtuale e medicina: sempre più vicine
La realtà virtuale, oggi, è presente in molte aree del settore sanitario. Ciò non riguarda solo le sperimentazioni cliniche virtuali, ma anche la formazione medica, sia per i medici in formazione che per gli studenti, il trattamento dei pazienti, l'educazione delle persone su una patologia, nel settore del marketing sanitario o ancora nella medicina legale.
La realtà virtuale medica è un'area che auspica possibilità affascinanti nel trattamento di diverse patologie. Infatti, non ha smosso solo l'immaginazione degli appassionati di fantascienza ma anche di scienziati e ricercatori clinici, oltre che i medici. E sebbene il campo di applicazione sia relativamente nuovo, sono presenti sempre più esempi di applicazione della realtà virtuale che possono avere un effetto positivo non solo sulla vita dei pazienti, ma anche sul lavoro dei medici.
Quali sono, quindi, gli usi più innovativi per la medicina e la realtà virtuale? Scopriamolo insieme.
Terapia del dolore con la realtà virtuale
Uno degli utilizzi della realtà virtuale in medicina ha a che fare con la terapia del dolore. La realtà virtuale per la gestione del dolore cronico è una delle applicazioni più studiate e più utilizzate della medicina digitale. I medici, infatti, applicano già da diversi anni queste vere e proprie “terapie della distrazione”, per aiutare il paziente a gestire l’ansia e combattere il dolore.
Questo tipo di innovazione tecnologica è uno strumento molto efficace per combattere il dolore e la paura del dolore.
Con la realtà virtuale, infatti, possiamo aiutare a modulare la percezione del dolore dei pazienti in modo tale da tenerli meno concentrati sul dolore e sull'ansia.
Questi studi sono stati condotti soprattutto in pediatria: quando i bambini sono impegnati con la realtà virtuale, spesso nemmeno si rendono conto delle punture delle iniezioni o delle flebo. O, ancora, è stato dimostrato che i bambini che indossano dei visori e delle cuffie per la realtà virtuale provano meno dolore durante le cure dentistiche. In alcuni casi, addirittura, servono per prevenire stati d’ansia e paura nei pazienti molto giovani: i bambini perdono, o non sviluppano mai, le paure riguardo a queste procedure mediche. Ciò significa che, se questa terapia sarà collaudata ancora di più in futuro, potranno evitare di usare qualsiasi tipo di sedazione prima di interventi di lieve entità.
La realtà virtuale aiuta anche con il controllo del dolore negli adulti. Quando viene utilizzata insieme ai farmaci, può ridurre il forte dolore che le persone hanno durante la cura delle ferite per ustioni, ad esempio. Inoltre, si è dimostrata particolarmente utile nel caso di patologie come la fibromialgia.
Fonte di apprendimento per gli specializzandi
La realtà virtuale sta anche aprendo nuove possibilità per le esercitazioni mediche degli studenti di medicina.
La realtà virtuale è molto più interattiva e coinvolgente rispetto a molti altri mezzi educativi che oggi risultano obsoleti nello studio pratico della medicina. Infatti, possiamo consentire agli studenti di sperimentare accuratamente con tutti i materiali di cui hanno bisogno per imparare e comprendere, ad esempio, le tecniche di base della chirurgia. Per fare un esempio pratico, possono avere a che fare con un cuore che batte e ascoltarne i suoni, analizzare la funzionalità vascolare dell’organo e anche simulare veri e propri interventi chirurgici come nelle sperimentazioni cliniche virtuali, altra interessante frontiera della medicina digitale.
Diversi studi mostrano che la realtà virtuale utilizzata per istruire gli studenti di medicina migliora l'apprendimento e la comprensione delle strutture fisiche del corpo. Inoltre, aiuta anche gli studenti a sviluppare le capacità motorie di cui hanno bisogno per un intervento chirurgico.
Chirurgia robotica
La realtà virtuale è particolarmente utile anche per l’esercitazione nella chirurgia robotica, una delle innovazioni più recenti in campo medico dove la chirurgia viene eseguita utilizzando un dispositivo robotico, ad esempio tramite l’utilizzo di un braccio robotico controllato da un chirurgo umano. Questo significa che vi saranno meno rischi di complicazioni durante l'intervento e una procedura più rapida e potenzialmente anche più sicura.
Inoltre, la chirurgia robotica può essere di grande aiuto anche per le incisioni più piccole, per ridurre le emorragie e guarire più rapidamente con tecniche di intervento mini-invasive.
Assistenza psicologica
Una delle capacità più impressionanti della realtà virtuale è proprio quella di poter trasportare l’utente in un ambiente diverso da quello in cui vive, e può essere utilizzata per creare potenti simulazioni degli scenari in cui si verificano difficoltà psicologiche particolari per pazienti che sono ricoverati in ospedale o immunodepressi e non possono lasciare la propria abitazione.
In un recente studio riportato sul New York Times dell’Ospedale per veterani di guerra di Long Beach, in California, è stato studiato come la Realtà Virtuale può aiutare nel trattamento dello stress post-traumatico, il disturbo generalizzato d’ansia, la depressione e diverse fobie invalidanti per i pazienti (anche quelle causate dal lockdown della pandemia, ad esempio).
Gli studiosi, nel trattare un veterano di guerra affetto da PTSD hanno compreso il potenziale della realtà virtuale per trattare i disturbi d'ansia, ma questa pratica non è nata negli ultimi anni. Già dagli anni ‘90, infatti, si è cercato di utilizzare la realtà virtuale su pazienti affetti da diverse condizioni psicologiche di disagio, ma dal momento che la tecnologia oggi è notevolmente migliorata è soprattutto negli ultimi anni che sta dando il massimo del suo potenziale.
Educazione del paziente
Oltre alla psicoterapia, la realtà virtuale può aiutare anche con l’educazione del paziente alle sue stesse patologie: con la possibilità di visualizzare l'interno del corpo umano in realtà virtuale i medici possono consentire ai pazienti di essere guidati attraverso il loro stesso corpo, visualizzando virtualmente una ricostruzione in realtà virtuale a 360° specifica del paziente (o con un modello tridimensionale che ricrei la loro patologia). Il risultato? Una migliore comprensione del trattamento e, di conseguenza, una maggiore soddisfazione del paziente.
In uno studio di PubMed condotto tra il 2017 e il 2018 su 19 pazienti (la cui età media era di 69 anni) la realtà virtuale si è rivelata uno strumento di apprendimento essenziale per loro, proprio perché li aiutava nella comprensione del proprio stato di salute. I pazienti hanno assistito alla proiezione tridimensionale immersiva di un aneurisma aortico, condizione che tutti condividevano. Tramite questa esperienza sono riusciti a comprendere ed affrontare con ancora più consapevolezza la loro patologia.
Il futuro della realtà virtuale nel settore sanitario
Molte delle applicazioni della realtà virtuale in medicina sono ancora in fase sperimentale, così come lo è la realtà virtuale in toto.
Tuttavia, nei prossimi anni la realtà virtuale sarà sempre più utilizzata per migliorare l'accuratezza e l'efficacia delle procedure attuali e dare ancora più possibilità di precisione ai medici e agli esseri umani in generale, sia come caregiver per persone malate che come pazienti. In sintesi, dunque, il potenziale della realtà virtuale nel settore sanitario è enorme, e ad oggi l’unico limite è dato solo dalla creatività e dall'ingegno di coloro che creano e applicano la tecnologia. Ma, di sicuro, non potrà deludere in ambito healthcare!
Dopo tanti anni all'estero per studio e per lavoro, sono finalmente tornato a vivere in Italia: dal 2017, sono Marketing Specialist e Copywriter. Mi occupo di contenuti online, amo scrivere per diletto personale e sono anche appassionato di letteratura, cinema e musica (da ascoltare e da suonare).