Ginecologia, Salute Femminile e Mondo Digitale: dalle innovazioni post-covid alla “FemTech”
Durante la pandemia, molte visite mediche (comprese quelle ginecologiche) sono state cancellate, rimandate ma, in molti casi, “semplicemente” riconvertite in un format virtuale grazie alle nuove tecnologie. Cosa sta cambiando (e come) nell'ambito della salute femminile?
Tecnologia digitale e salute femminile: una strada in salita, ma non troppo…
L’uso della tecnologia digitale e della telemedicina si è rivelato fondamentale nell’ambito ginecologico, ostetrico e, in generale, nel supporto per medici e pazienti coinvolti nell’ambito dell’Health Care femminile. Naturalmente, si tratta di una strada ancora in salita: per esempio, la relativa assenza di corsi e training sull’uso della telemedicina e del digitale e di un framework di ricerca adeguato sono ancora ostacoli notevoli, non solo in Italia.
Tuttavia, quel che emerge da alcuni studi è che la comunità dei professionisti della salute femminile è tendenzialmente molto favorevole a questo tipo di innovazioni. Un recente studio in ambito europeo, ad esempio evidenzia come:
- Circa il 67% dei ginecologi interpellati si ritiene favorevole all’uso della telemedicina e altri strumenti digitali
- Il 48% dei medici ritiene gli strumenti di telemedicina molto utili per comunicare con i propri pazienti
- L’82% ritiene che gli strumenti digitali siano (o sarebbero) molto utili per comunicare e confrontarsi con i propri colleghi.
Da un evento infausto come il Covid, dunque, è stato possibile accelerare in maniera globale l’uso della tecnologia in un intero settore, utilizzando risorse già esistenti o reinventandone altre. Ciò è stato finora possibile, ad ogni modo, grazie soprattutto a quella che sembra essere una maggiore propensione ad abbracciare l’innovazione tecnologica da parte della categoria dei ginecologi.
Partendo dunque da questi presupposti e dai dati in oggetto, come sta cambiando il mondo della salute femminile in relazione alle innovazioni tecnologiche in atto?
Salute femminile, sanità digitale e ginecologia: un grande potenziale già in atto
Nonostante i limiti attuali, il grande potenziale della sanità digitale e della telemedicina continuerà a crescere di importanza nel futuro, e certamente non mancheranno nuove applicazioni della medicina digitale che renderanno più semplice e piacevole l’esperienza di molte pazienti e almeno altrettanti medici.
Tra le tecnologie già esistenti e/o in piena fase di sviluppo, ve ne sono alcune che hanno già un notevole impatto nell’ambito della ginecologia e dell’ostetricia:
- EHR o Electronic Health Record: la possibilità di “conservare” i dati delle proprie pazienti in un vera e propria Cartella Clinica Elettronica è certamente di grande utilità per i professionisti sanitari. In quanto offre informazioni sulla salute delle pazienti, includendo anche dati demografici, storia medicale, cure e allergie, stato immunitario, risultati dei precedenti test o analisi, ecc.
- App dedicate a ostetricia e ginecologia: quelle pensate per i professionisti consentono di seguire lo sviluppo di una terapia oppure di una gravidanza della propria paziente.
Altre invece, sono pensate per l’utilizzo da parte delle pazienti stesse e sono utili per aumentare la “awareness”, ossia la consapevolezza delle pazienti riguardo all’importanza di check-up, esami, controlli periodici e, dunque, agiscono positivamente anche per il medico, migliorando il livello di prevenzione anche da parte della paziente stessa.
Inoltre, alcune app sul mercato offrono anche l’accesso gratuito, per le pazienti, ad articoli scientifici inerenti alle tematiche più frequenti.
- Servizi di consulenza online: anche questi servizi, già esistenti da diverso tempo, hanno ricevuto una spinta maggiore a causa delle limitazioni dovute alla pandemia.
Tuttavia, anche oggi le pazienti e i medici continuano ad apprezzare la possibilità di poter usufruire di questi servizi da remoto: non sempre è possibile presentarsi di persona all’appuntamento e, a volte, potrebbe non essere necessario proprio grazie alle visite da remoto (con conseguente risparmio di tempo e maggiore comodità sia per il ginecologo/ostetrico che per la paziente).
Noi di MioDottore abbiamo spesso modo di notare come questo tipo di strumento sia stato particolarmente richiesto e apprezzato da utenti e dottori negli ultimi anni.
- Maggiore accesso, per i professionisti, a webinar, corsi online di aggiornamento e seminari sulla digital health.
- Più possibilità di “self-care” per le pazienti, grazie a strumenti di medicina e diagnostica digitale ( i cosidetti “wearables” o dispositivi indossabili dalla paziente per il monitoraggio di terapie, ecc.).
- App che consentono di monitorare la gravidanza: sono diverse e, per quanto ovviamente non possano sostituirsi al proprio medico, hanno sicuramente un valore informativo per le pazienti e contribuiscono a fornire un buon supporto e consigli utili.
La nascita della “FemTech”: di cosa si tratta?
Non potremmo chiudere questo breve articolo sulle tecnologie digitali e la salute femminile senza analizzare il fenomeno noto come “FemTech”.
Il termine, che unisce le parole “female” (femminile) e “technology” (tecnologia) è stato coniato pochi anni fa dall’imprenditrice danese Ida Tin, co-fondatrice e CEO di Clue, un’app dedicata alla salute femminile, definisce il mercato dell’assistenza sanitaria per le donne.
Si tratta di un settore enormemente in crescita, costituito aziende tecnologiche impegnate nel soddisfare le esigenze delle donne in ambito di salute, medicina e benessere generale. Questo mercato conta attualmente quasi 800 aziende e un valore compreso tra i 500 milioni e un miliardo di euro.
Quali sono le aree di sviluppo della FemTech?
Come accennato in precedenza, il campo d'azione di questo segmento è molto ampio. In particolare, tra le aree di sviluppo delle aziende FemTech, vogliamo citare:
- Le cosiddette “Cliniche virtuali”, come per esempio Maven, una delle aziende leader nella FemTech.
- App e servizi che consentono o facilitano la diagnostica a domicilio;
- Soluzioni di medicina digitale per condizioni non esclusivamente femminili, ma che colpiscono in misura maggiore le donne (osteoporosi, alcune patologie cardiovascolari, ecc.).
Inoltre, è interessante notare come la FemTech sia prevalentemente un settore creato, seguendo una recente definizione: “dalle donne, per le donne”, dato che circa il 70% delle aziende riconosciute come parte di questo settore ha almeno una co-fondatrice donna. Anche quest’ultimo dato, in un mondo che punta essere sempre più inclusivo, non può che avere risvolti positivi a livello globale.
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