Incentivi Sanità Digitale 2023

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La digitalizzazione della Sanità è un elemento cruciale per la tenuta del sistema. Ecco quali iniziative e incentivi sono previsti. Scopriamoli insieme in questo nuovo articolo!

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Incentivi per la Sanità digitale: prospettive per il 2023

Quanto impatta la digitalizzazione sulla Sanità? Secondo l’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano, l’adozione di nuove tecnologie è a tutti gli effetti una chiave indispensabile per la tenuta del sistema: “La pandemia ha messo a dura prova il sistema sanitario italiano, portandone sotto i riflettori le fragilità (…) Il nostro Paese ha sofferto per gli scarsi investimenti in Sanità Digitale, ben al di sotto della media europea, per questo ora siamo protagonisti di una sfida: occorre una vera e propria rivoluzione tecnologica, infrastrutturale e culturale.”

Non è un caso quindi che il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) – il piano adottato dal Governo italiano in seguito all’emergenza Covid-19 - abbia tra le sue missioni un capitolo completamente dedicato alla Sanità, Missione 6 salute (M6), a cui sono stati destinati finanziamenti per € 15,63 miliardi.

Gli interventi inclusi in MS6, infatti, comprendono misure e incentivi per promuovere le reti di prossimità e di cura domiciliare, la telemedicina, l’innovazione e la digitalizzazione del Servizio Sanitario. Tra gli obiettivi della missione, da raggiungere entro il 2026, rientrano:

  • Il potenziamento dei sistemi informativi sanitari e degli strumenti digitali a tutti i livelli del Servizio Sanitario Nazionale, con l'obiettivo di migliorare la qualità dell'assistenza fornita, grazie anche alla diffusione della Cartella Clinica Elettronica, per una gestione più efficiente e integrata delle informazioni cliniche dei pazienti.
  • Una maggiore diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico.
  • L’aumento delle competenze digitali e manageriali dei professionisti sanitari.
  • La diffusione di strumenti e servizi di telemedicina.

In questo modo, le cure potranno essere più personalizzate e tempestive, e la comunicazione tra i vari professionisti coinvolti nell’assistenza al paziente più completa e fluida.

Vediamo allora quali iniziative sono previste e come cambierà il Sistema Sanitario che conosciamo oggi, 2023, nel futuro.

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Missione 6 Salute: cure più vicine e innovazione digitale in Sanità

Il Ministero della Salute è titolare degli interventi compresi nella Missione 6, mentre il compito di realizzarli spetta ad AGENAS (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali). Le misure, come abbiamo visto, includono iniziative sia a livello di sanità territoriale che soluzioni per promuovere la digitalizzazione. M6 prevede infatti:

  • La realizzazione di 1350 case della comunità, cioè strutture fisiche, diffuse capillarmente su tutto il territorio nazionale, che comprendono équipe di MMG, PLS, medici specialisti, infermieri di famiglia o di comunità, assistenti sociali e altri professionisti della salute. Le case della comunità saranno il punto di riferimento per la popolazione per una serie di servizi tra cui: assistenza domiciliare, continuità assistenziale, punto prelievi, infrastruttura informatica, strumentazione polispecialistica e diagnostica di base.
  • La casa come primo luogo di cura. Gli investimenti previsti dal PNRR permettono di sostenere l'incremento delle prestazioni di assistenza domiciliare ai pazienti con più di 65 anni, con una o più patologie croniche, o non autosufficienti. Grazie a questi finanziamenti, è possibile garantire loro le cure necessarie, senza dover ricorrere all'ospedalizzazione.

  • L’implementazione di almeno 600 Centrali operative territoriali (COT), strutture che avranno il compito di coordinare la presa in carico della persona e di gestire i rapporti tra i vari servizi e professionisti coinvolti nell’erogazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria. L’obiettivo è garantire una maggiore continuità, accessibilità e integrazione dei servizi sanitari e sociali, migliorando così la qualità dell'assistenza al paziente.

  • L’uso della telemedicina per supportare più efficacemente i pazienti cronici. Gli investimenti prevedono incentivi all’uso della telemedicina durante tutto il percorso di cura e l’integrazione di queste soluzioni col Fascicolo Sanitario Elettronico.

  • Il rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture attraverso la realizzazione di 400 ospedali di comunità.

  • Incentivi per l’innovazione, la ricerca e la digitalizzazione del Servizio Sanitario, attraverso l’aggiornamento tecnologico e digitale, la formazione, la ricerca scientifica e il trasferimento tecnologico.

Telemedicina, Fascicolo Sanitario Elettronico, Cartella Clinica Elettronica: la Sanità digitale ha il paziente al centro

Il modello alla base della Missione 6 si ispira alla Connected Care: un ecosistema in cui, da un lato, il paziente può accedere alle sue informazioni sanitarie e condividerle con diversi operatori sul territorio nazionale, grazie a piattaforme digitali che dialogano fra loro; dall’altro, i medici e i professionisti della salute che lo hanno in cura possono avere una visione sempre chiara e aggiornata della sua storia clinica.

Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), telemedicina e Cartella Clinica Elettronica (CCE) sono alcune delle applicazioni più note e utilizzate di questo modello.

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Il ruolo chiave della telemedicina nella relazione medico-paziente

La telemedicina, in particolare, tra tutti gli strumenti che rientrano nel PNRR e nel modello della Connected Care, ha avuto un ruolo determinante nel pieno della pandemia, ed è ancora una delle applicazioni più utili e interessanti della Sanità digitale, sia per i pazienti che per i medici.
Questo tipo di servizio permette infatti al professionista e all’assistito di comunicare a distanza, per esempio attraverso un teleconsulto medico. Una possibilità molto richiesta, soprattutto quando la visita in presenza non è necessaria.

Per il professionista, poi, si tratta di una modalità complementare – quindi non sostitutiva – di prestare la propria assistenza, che viene così integrata da nuove modalità di interazione, come consulenze online e tele monitoraggio. Senza contare che, grazie a queste soluzioni, il medico è svincolato dalla presenza fisica in studio e ha la possibilità di organizzare visite online anche da casa

Per il paziente, invece, è un servizio utile - e sempre più richiesto - perché contribuisce a risparmiare tempo e spostamenti non necessari.

Una soluzione, dunque, che favorisce la relazione medico-paziente - perché quest’ultimo è al centro del percorso di cura, sia in presenza che a distanza - e che facilita il lavoro quotidiano del professionista, che può contare su strumenti che semplificano la gestione del suo tempo e garantire una qualità delle cure sempre alta. 

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