L'innovazione al microscopio: le 5 maggiori novità in campo medico-scientifico dell’ultimo anno

Le 5 più importanti scoperte mediche del 2021

L’anno che si è da poco chiuso (così come quello precedente) ha portato con sé una grande serie di situazioni problematiche, in particolare per chi lavora nel settore medico-sanitario, ma anche diverse scoperte e passi in aventi in questo campo. Scopriamoli insieme.

Tirando le somme, non si può certo negare di aver vissuto un anno pieno di grandi innovazioni in questo settore e, anche grazie a queste ricerche e scoperte, ha dato ancora maggior lustro e speranza sia alla categoria dei pazienti che a quella, fondamentale, di chi i pazienti li cura e che, al contempo, lavora per portare avanti la ricerca e l’innovazione medica, un passo per volta. Ed è proprio per questo che vogliamo iniziare questo nuovo anno facendo una breve carrellata delle più importanti innovazioni dei passati 12 mesi. 

Non è forse un caso se, proprio nelle ultime indagini statistiche, una percentuale pari all’86% dei cittadini europei esprime “totale fiducia” nella scienza e nelle scoperte mediche.

Le innovazioni mediche dell'ultimo anno: una breve lista

Ecco dunque quali sono state le 5 più importanti e interessanti innovazioni! Vediamole insieme, in ordine sparso…

1. I nuovi vaccini per il Covid-19

Naturalmente, per quanto possa suonare banale, non potevamo iniziare la nostra lista senza parlarne. Dopo un primo periododavvero difficile sotto il profilo della lotta al virus, medici ed esperti erano naturalmente tutti d’accordo sul bisogno di vaccini efficaci e sicuri per affrontare la crescente minaccia del virus SARS-CoV-2. Alla fine dell’anno appena trascorso, abbiamo potuto contare all’incirca 28 vaccini promettenti, testati sugli esseri umani, di cui 15 hanno ricevuto l’approvazione per l’uso.

Tuttavia, due in particolare sono ovviamente degni di menzione, ossia il Cominarty della Pfizer (sviluppato in tandem con la compagnia tedesca BioNTech, specializzata in biotecnologie) e lo Spike Vax di Moderna (da Cambridge, Massachusetts), sviluppato con la collaborazione del National Institute Of Allergy and Infectious Disease degli USA.

 

L’aspetto che li rende anche particolarmente innovativi, oltre all’uso, è quello di essere vaccini mRNA (o RNA messaggero), nonostante ricerche su questo tipo di vaccini fossero già in atto da alcuni decenni.

Questi due vaccini, inoltre, si sono rivelati finora particolarmente efficaci fin da quando sono apparsi sul mercato, riducendo il tasso di ospedalizzazione per Covid in maniera notevole (cifre superiori al 90%). Per quanto siano ovviamente necessarie diverse inoculazioni del vaccino nel tempo per mantenerne l’efficacia e limitare la diffusione del virus, queste due terapie mRNA sono quelle che, ad oggi, potrebbero cambiare il corso della pandemia ma, soprattutto, il futuro della medicina preventiva.

2. Zokinvy: un farmaco che può contrastare una malattia rara ma letale

Le persone affette dalla sindrome di Hutchinson-Gilford vivono raramente oltre l’età di 15 anni e, finora, i trattamenti disponibili riuscivano al massimo a mitigarne i sintomi e le complicazioni. 

La malattia è causata da una mutazione genetica che modifica una proteina nei nuclei delle cellule del paziente: la proteina, chiamata progerina, causa la morte prematura delle cellule. Un nuovo farmaco, Zokinvy, previene l’aumento di progerina, minimizzando i danni che può provocare. 

Oltre ad aumentare di diversi anni l’aspettativa di vita del paziente, il nuovo farmaco riduce anche le complicazioni ossee e cardiache causate da questa rara malattia, che colpisce circa 400 bambini ogni anno.

3. Un nuovo e più preciso sistema per la tomografia

Gli scanner convenzionali creano immagini combinando l’energia di molti raggi X: durante questo processo, tuttavia, una parte dell’energia degli raggi x si disperde, risultando in una risoluzione inferiore delle immagini e, di conseguenza, in una minore precisione e chiarezza. 

Di recente anche la tecnologia degli scanner ha fatto diversi passi in avanti: l’esempio più recente è il nuovo scanner Naetom Alpha, che utilizza una tecnologia in grado di contare anche i fotoni, per misurare ogni particella di luce che attraversa i suoi sensori. Ciò porta alla creazione di immagini più nitide e ad alto contrasto del corpo umano e dunque può consentire diagnosi più veloci ed efficaci, in minor tempo.

4. Telemedicina, medicina digitale e comunicazione: una “rivoluzione silenziosa” (che fa bene anche al cuore)

Per quanto la telemedicina e in generale la medicina digitale siano tutt’altro che novità in senso assoluto, questo è stato senza dubbio l’anno in cui queste tecnologie hanno raggiunto l’apice del successo, dello sviluppo e dell’utilizzo. 

È la spinta alla digitalizzazione della medicina dello scorso anno che ha reso l’approccio alla salute ancora più vicino ai bisogni del paziente, grazie a soluzioni tecnologiche innovative: ce ne siamo accorti qui a MioDottore, con l’enorme successo delle prenotazioni di visite “a distanza”, da parte di pazienti bloccati a casa dalla pandemia o altre problematiche, e di dottori che non potevano gestire il flusso di pazienti in maniera “standard”, tramite il nostro sistema di Consulenze Online.

Ma la salute digitale non è solo telemedicina: è difficile scegliere una sola innovazione in questo campo, ma dovendolo fare, probabilmente il podio verrebbe occupato dalla creazione dei nuovi pacemaker digitali

Fino ad ora, i pacemaker si basavano essenzialmente su sensori di attività, collegati di conseguenza ai movimenti corporei del paziente. Tuttavia, questo sistema presenta ancora limiti e problemi, specie nel caso di pazienti più anziani. Per quanto i pacemaker attuali siano comunque ottimi per pazienti con varie forme di aritmia, le limitazioni sono anche evidenti anche nel caso di pazienti che soffrono di altre problematiche, come ad esempio l’insufficienza cardiaca.

Per ovviare a ciò, CResPace, un progetto di H2020 realizzato anche con fondi della UE, ha sviluppato una tecnologia che ri-sincronizza il cuore attraverso l’implementazione di uno “smart pacemaker” supportato da cellule nervose artificiali, che si comportano come piccoli “microchip cerebrali”. Questi neuroni bionici consentono al pacemaker di adattarsi in modo più naturale alle richieste del corpo (correre, camminare, sedersi, ecc.), ricevendo e trasmettendo i segnali elettrici correlati alla pressione sanguigna e ai livelli di ossigeno nel sangue. Un’innovazione a dir poco interessante per i suoi probabili sviluppi futuri.

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Guarda il video dimostrativo

5. Il primo test fai-da-te per il Covid-19

Naturalmente, i vaccini sono la soluzione per combattere il Covid, tuttavia nuovi casi continueranno a verificarsi anche tra comunità con molti vaccinati. 

Il test fai-da-te della Ellume è stato il primo di una serie di apparecchiature che, ora, consentono ai pazienti di controllare la propria condizione anche in assenza di personale medico che possa eseguire un test in quel momento, tramite l’utilizzo di tecnologia Bluetooth.  

Inoltre, oltre all’apparecchio in sé, il sistema dispone di un'app che consente all’utente di ottenere istruzioni precise passo dopo passo, con una precisione che si attesta attorno al 95% per la positività e del 97% per la negatività al Covid.

E nel 2022? Quali innovazioni ci aspettano in campo medico?

Sarebbe bello poter dare una risposta certa ma, ahimé, non è possibile al momento! Ciò che però gli esperti stanno ipotizzando al momento può essere riassunto così:

 

  • Una nuova “era dei vaccini”: in particolare grazie alle innovazioni dell’ultimo anno e al successo dei vaccini contro il coronavirus basati Rna messaggero. Infatti, Moderna sta sviluppando un vaccino HIV basato sulla medesima tecnologia. Il vaccino sarebbe già nella fase iniziale dei test clinici da alcuni mesi. Da parte sua, BioNTech, co-sviluppatore del vaccino Pfizer, lavora oggi su un vaccino mRNA per la malaria. Nel frattempo, anche l’Università di Oxford lavora su nuovi vaccini (non mRNA, in questo caso) per l’HIV e la malaria.
  • La tecnologia 3D per la creazione di organi artificiali sta facendo molti passi in avanti: Due startup, Particle3d e Adam, lavorano attualmente su un progetto molto ambizioso: ossa stampate in 3d disponibili per l’impianto umano entro quest’anno, utilizzando, per la creazione della ossa, dei minerali a base di calcio. Le ossa dovrebbero essere fatte su misura, utilizzando come “modello” le scansioni delle TAC dei pazienti.

 

Naturalmente, queste sono solo un paio delle possibili innovazioni medico-scientifiche per il 2022: di una cosa possiamo star certi, ossia che, sicuramente, ne discuteremo presto a breve in un nuovo articolo. Alla prossima!