Fascicolo Sanitario Elettronico – gli ultimi aggiornamenti legislativi

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Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) è ancora al centro delle discussioni politiche e sanitarie. Istituito in base all'articolo 12 del decreto legge 18 ottobre 2012 n. 179, il FSE è cambiato durante gli anni, diventando un elemento sempre più importante nella relazione medico - paziente, tanto da essere oggi quasi essenziale. 

In questo articolo, esamineremo il FSE citando i più importanti decreti e obblighi legislativi, compreso l’ultimo, quello del 30 dicembre 2024.

Fascicolo Sanitario Elettronico: cos’è e cosa comporta per i centri medici 

Il Fascicolo Sanitario Elettronico è lo strumento che i pazienti possono utilizzare per tracciare e delineare la propria cartella sanitaria elettronica e condividerla con i professionisti sanitari. In questo modo, i medici di medicina generale, gli specialisti e i centri medici possono consultare i documenti dei propri pazienti in qualsiasi momento.

Il Fascicolo Sanitario Elettronico è stato ideato per raggiungere tre obiettivi:

  • Facilitare la cura del paziente;
  • Offrire un servizio che possa migliorare il coordinamento tra diversi professionisti;
  • Fornire una base di informazioni coerente e crescente nel tempo.

Ad oggi il FSE è integrato in tutte le regioni e conta circa 58 milioni di fascicoli attivi. La diffusione di questo nuovo protocollo, unitamente agli obblighi normativi, rende indispensabile per tutti i professionisti sanitari comprendere cos’è e cosa si utilizza un Fascicolo Sanitario Elettronico.

Vediamo insieme in che modo puoi collegarti al Fascicolo Sanitario Elettronico e consultare la cartella di un paziente.

Come accedere al FSE in 3 step

Innanzitutto, il sistema regionale del FSE deve essere necessariamente collegato con il database dei medici di medicina generale, i professionisti o le strutture sanitarie. In questo modo, ogni professionista può accedere ai documenti e ai dati di proprio interesse e contribuire all’inserimento di nuove informazioni.

Tutti i professionisti sanitari indipendentemente dal fatto che operino in studi individuali o in centri medici, possono seguire questa stessa procedura in 3 step per consultare i documenti dei pazienti: 

  1. autenticarsi al sistema, scegliendo la sezione dei “Servizi ai medici” nella regione di riferimento.
  2. Ricercare i documenti e i dati presenti nel FSE sulla base dei seguenti attributi di ricerca:

    - Identificativo dell’utente (codice fiscale).
    - Ruolo dell’utente.
    - Identificativo dell’azienda sanitaria presso cui l’utente opera.
    - Luogo (opzionale) dal quale l’utente opera (ospedale, studio medico, casa del paziente).
    - Contesto operativo della richiesta (trattamento di cura ordinario, trattamento in emergenza).
    - Tipo di dato o documento a cui si intende accedere.
    - Identificativo dell’assistito (codice fiscale).
    - Azione che l’utente intende effettuare sulla risorsa (lettura).

  3. Eseguita la ricerca, a meno che le informazioni non siano state oscurate dai pazienti in esame, il database restituirà i dati dei pazienti con l’asserzione di autorizzazione. A questo punto, è possibile inoltrare la richiesta al servizio di recupero del sistema regionale che restituirà il file richiesto.

L’importanza della privacy medico - paziente: cosa prevedono gli ultimi decreti legislativi

Poiché il FSE consiste in un insieme di dati sensibili, i centri medici, i medici di medicina generale e i professionisti della salute sono tenuti a trattare le informazioni ai sensi del DPCM attualmente in vigore.

Quest’ultimo dichiara che l’operatore sanitario può accedere ai file dell'assistito solo e soltanto se quest’ultimo abbia dichiarato il suo consenso tramite l’informativa, che deve essere formulata in modo chiaro e conforme all’Articolo 13 del Regolamento. La prestazione sanitaria è comunque garantita, a prescindere dalla volontà del paziente di condividere o meno le proprie informazioni telematicamente.

Gli unici organi che possono accedere alle informazioni senza la necessità di consenso espresso sono quelli appartenenti al governo sanitario e solo in caso per finalità istituzionali (quali la gestione delle emergenze sanitarie o la programmazione delle cure).

Diversi, invece, sono i diritti del personale amministrativo delle strutture sanitarie, il quale può accedere alle informazioni dei propri assistiti solo per assolvere alle funzioni amministrative e all’erogazione della prestazione sanitaria.

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Gli ultimi aggiornamenti normativi: cosa è importante sapere

Negli ultimi anni, il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) è stato al centro di un’evoluzione importante per rendere più accessibili e connessi i dati sanitari dei pazienti.

L’obiettivo? Creare un sistema più efficiente, che permetta ai professionisti della salute di avere informazioni sempre aggiornate e ai pazienti di gestire con più facilità la propria storia clinica.  

Già nel 2022, il Decreto Sostegni TER ha affidato all’Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) il compito di stabilire regole comuni per garantire che i dati dei pazienti fossero leggibili e condivisibili tra le diverse strutture sanitarie.

Nello stesso anno, sono state definite quattro priorità per migliorare il FSE:  

  • Rendere i servizi sanitari digitali più chiari e uniformi in tutto il Paese.  
  • Stabilire un linguaggio comune per la gestione dei dati.  
  • Potenziare la tecnologia alla base del FSE per garantire un migliore scambio di informazioni.  
  • Definire con maggiore precisione le regole per il suo utilizzo.  

Il grande salto è arrivato con il decreto del 7 settembre 2023, che ha introdotto il FSE 2.0.

Questo aggiornamento ha stabilito nuove linee guida per la raccolta e l’archiviazione delle informazioni sanitarie, includendo anche le prestazioni svolte al di fuori del Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre, ha chiarito chi deve aggiornare il FSE, tra gli altri: ospedali, ASL, strutture private accreditate e singoli professionisti sanitari. 

Un’ulteriore spinta è arrivata con la Legge di Bilancio 2024, che ha previsto una transizione graduale per il pieno funzionamento del FSE, suddivisa in tre fasi:  

  1. Entro il 31 marzo 2025: possibilità per i pazienti di oscurare automaticamente alcune informazioni sanitarie e di monitorare chi accede ai propri dati.  
  2. Entro il 30 settembre 2025: maggiore personalizzazione del FSE, con la possibilità di oscurare direttamente dati sensibili e di creare il proprio Taccuino Sanitari, un riepilogo sempre accessibile della propria salute. 
  3. Entro il 31 marzo 2026: completamento del sistema in tutte le regioni, con aggiornamenti più rapidi e l’attivazione di tutti i servizi digitali, consultabili da un’unica piattaforma.  


Per i centri medici adeguarsi a queste novità non è solo una questione burocratica, ma un modo per offrire un servizio più efficiente e sicuro ai pazienti. 

In particolare, è molto importante selezionare il giusto software compatibile con il FSE, ovvero un software approvato dal Ministero della Salute in quanto idoneo a produrre referti compatibili con il Fascicolo Sanitario Elettronico. Un esempio è GipoNext, tra i primi gestionali medici approvati dal ministero.

Obblighi specifici per i centri medici

I requisiti di cui sopra si applicano a tutti i professionisti sanitari, centri medici compresi, ma per semplicità riassumiamo qui alcuni aspetti particolarmente rilevanti per chi gestisce una struttura sanitaria:

  • Obbligo di alimentazione del FSE: i centri medici privati e convenzionati sono tenuti a contribuire attivamente al popolamento del FSE, assicurandosi che i dati e i documenti delle prestazioni sanitarie siano caricati tempestivamente.
  • Nuovi standard di interoperabilità: i centri medici dovranno adottare le specifiche tecniche aggiornate per garantire la compatibilità dei propri sistemi informatici con il FSE 2.0, facilitando lo scambio di informazioni tra le diverse strutture sanitarie.
  • Tempistiche di caricamento dei dati: a partire dalla Fase 3 (entro marzo 2026), i centri medici dovranno assicurare che i dati delle prestazioni sanitarie siano inseriti nel FSE entro 5 giorni dall’erogazione del servizio, anche per le prestazioni private.
  • Accesso differenziato ai dati sanitari: il nuovo sistema prevede regole più dettagliate per l’accesso ai dati sanitari in base al ruolo del professionista sanitario, garantendo una gestione più sicura e personalizzata delle informazioni dei pazienti.
  • Taccuino personale e deleghe: I centri medici dovranno adattarsi alle nuove funzionalità del FSE 2.0, come il Taccuino personale dell’assistito, che permetterà ai pazienti di inserire direttamente informazioni sulla propria salute, e il sistema di deleghe per consentire l’accesso ai dati a familiari o caregiver.

Per riassumere tutte queste informazioni sul FSE 2.0 e sugli obblighi per i Centri Medici, abbiamo creato una guida gratuita con una pratica checklist che puoi controllare per sapere se il tuo centro medico ha tutto ciò che serve per affrontare al meglio questo passaggio.

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