La prevenzione è un tema centrale nella medicina moderna, ma come viene percepita e applicata dai medici di medicina generale e dai pazienti?
Per rispondere a questa domanda, abbiamo condotto una indagine approfondita che ha coinvolto professionisti sanitari e pazienti, raccogliendo informazioni utili per migliorare l'efficacia degli interventi preventivi. Dai primi risultati emergono alcune evidenze interessanti che possono guidare una riflessione sull'utilizzo dei servizi digitali per promuovere la prevenzione.
Oltre il 60% dei medici ritiene di non riuscire a dedicare sufficiente tempo alla prevenzione durante le visite. Questo dato è molto significativo e lo è ancora di più nelle regioni del Sud e delle Isole, dove la pressione sui medici di medicina generale è particolarmente alta. È evidente che il tempo è un fattore critico, ma al tempo stesso, la prevenzione rimane una priorità per garantire cure efficaci a lungo termine.
Uno degli aspetti più sorprendenti della survey è che solo il 19% dei medici utilizza piattaforme digitali per comunicare con i pazienti sulla prevenzione . La maggioranza continua a fare affidamento sulla comunicazione verbale durante le visite (64%), un approccio tradUno degli aspetti più sorprendenti della survey è che solo il 19% dei medici utilizza piattaforme digitali per comunicare con i pazienti sulla prevenzione. La maggioranza continua a fare affidamento sulla comunicazione verbale durante le visite (64%), un approccio tradizionale che, pur essendo efficace in certi contesti, non basta per mantenere il coinvolgimento costante dei pazienti, soprattutto se non sono abituali frequentatori dello studio.
I servizi digitali, come email, messaggistica su piattaforme dedicate, rappresentano un’opportunità enorme per migliorare l’efficacia delle campagne preventive. Non solo permettono di raggiungere i pazienti in modo più continuativo, ma offrono anche la possibilità di personalizzare i messaggi e monitorare la risposta dei pazienti. Il 71% dei medici ritiene che l'uso della tecnologia sia fondamentale per migliorare l'approccio alla prevenzione.izionale che, pur essendo efficace in certi contesti, non basta per mantenere il coinvolgimento costante dei pazienti, soprattutto se non sono abituali frequentatori dello studio.
Dal lato dei pazienti, emerge una certa disconnessione. Più della metà (60%) si sottopone a esami o visite preventive solo ogni 2 o 3 anni, con una tendenza maggiore nel Nord Italia e tra le donne di età superiore ai 60 anni. Questo suggerisce che, nonostante la crescente consapevolezza sull'importanza della prevenzione, molti pazienti non la considerano una priorità regolare nella loro gestione della salute, soprattutto in assenza di sintomi allarmanti.
Non solo: il 55% dei pazienti ritiene che i medici di famiglia offrano informazioni chiare e comprensibili sulla prevenzione solo "a volte". Questo dato evidenzia la necessità di migliorare la comunicazione tra medico e paziente, specialmente quando si tratta di spiegare l'importanza di stili di vita salutari e di screening preventivi.
Un ulteriore risultato chiave della survey è che il 55% dei medici crede che i pazienti non abbiano una comprensione adeguata dei rischi associati a comportamenti non salutari, come una dieta sbilanciata o la mancanza di attività fisica. Questo evidenzia quanto sia importante per i medici di medicina generale rafforzare l’educazione preventiva durante le visite e fuori di esse.
Gli strumenti digitali rappresentano un valido supporto per i medici, che possono inviare reminder e comunicazioni automatizzate tramite mail ai pazienti coinvolti nella campagna di screening. Conosciamo le dinamiche frenetiche dei medici di medicina generale, sovraccaricati da una mole di pazienti e tempo limitato: utilizzare piattaforme di messaggistica è la soluzione per alleggerire il carico di lavoro, mantenendo costante l'attenzione sulla prevenzione, anche per i pazienti che non frequentano abitualmente lo studio.
Il 55% dei pazienti ha infatti confermato che qualche volta cerca consigli sui temi della prevenzione tramite canali digitali. Questo dimostra come ci sia già un’apertura da parte dei pazienti a interagire in modalità digitale, suggerendo che i medici che implementano questi strumenti potrebbero vedere un miglioramento nell’efficacia delle loro comunicazioni.
In un’epoca in cui il paziente è sempre più informato e spesso disorientato dalla grande quantità di informazioni disponibili, il ruolo del medico di medicina generale nella prevenzione diventa cruciale. Non è solo un dovere professionale, ma un impegno morale: il medico di famiglia è il primo punto di riferimento per il paziente, colui che può intercettare i segnali iniziali e indirizzare verso un percorso di salute preventiva. In questo senso, saper comunicare in modo efficace e accessibile con il paziente è un aspetto fondamentale per la professione.
La survey ha messo in luce le potenzialità che gli strumenti digitali offrono a chi pratica la medicina generale, non solo per migliorare l’efficienza, ma per instaurare un dialogo continuo e personalizzato. Implementare strategie digitali per sensibilizzare i pazienti sul tema della prevenzione rappresenta un supporto essenziale per consolidare il rapporto di fiducia, che è alla base di ogni percorso di cura.