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IoT, Big Data, Gamification: 3 frontiere della sanità digitale

Scritto da Domenico De Cicco | ott 04, 2022

Abbiamo già analizzato altrove, in questo Blog, la portata degli investimenti nell'ambito della sanità digitale e le prospettive economiche di questo settore. Ora, ci proponiamo di analizzare un po’ di più gli strumenti e i concetti che integrano i metodi tradizionali di diagnosi, controllo e amministrazione di studi medici e cliniche con le nuove frontiere dell’IoT, della “gamification” e dei Big Data, 3 elementi che vanno a formare quella che molti esperti già chiamano “Medicina 4.0”.

IoT & IoMT: cosa sono e a come li usano i centri medici?

Definiamo Internet of Things (IoT) o Internet delle Cose la progettazione e l’uso di oggetti “intelligenti”, ossia connessi a internet e dotati di software, detti anche “smart objects”: ovviamente, possiamo definire smart objects i personal computer, gli smartphone e i tablet, ma anche molti oggetti di altro uso che ci circondano nella vita quotidiana (dagli orologi, alle automobili, a i termosifoni di nuova generazione). La branca dell’IoT inerente alla salute e alla medicina è definita dunque IoMT (Internet of Medical Things).

Gli esempi di questa forma di IoT medicale sono molteplici e non sono più una visione fantascientifica, ma una realtà: sensori digeribili sotto forma di pillole, lenti a contatto connesse a software di monitoraggio, app per gli smartphone per combattere la depressione e braccialetti elettronici per monitorare i parametri vitali di un paziente sono tutti oggetti in fase di sperimentazione o, addirittura, già in uso, e forniscono un servizio di enorme qualità sia ai professionisti della salute, che possono monitorare e raccogliere informazioni sui pazienti in maniera molto più precisa e capillare, sia ai pazienti stessi.

Un caso eclatante: il programma IoT di Fujitsu per cliniche riabilitative

Un esempio pratico tra i più innovativi viene proprio dall'Europa. Infatti, dal 2017, la multinazionale Fujitsu ha avviato un programma di IoMT presso la clinica riabilitativa olandese Sint Maartenskliniek, allo scopo di velocizzare la riabilitazione dei pazienti

In questo programma, vengono usati dei dispositivi IoT indossabili per monitorare il recupero delle abilità motorie di un campione di 50 pazienti monitorando in tempo reale i dati relativi all’equilibrio e alla mobilità. Il vantaggio è avere un controllo completo del benessere e dei progressi di un paziente, in un arco di tempo che non si limita più alle singole visite di controllo: grazie alla connessione internet, possono infatti essere monitorati anche pazienti che in quel momento non possono o non hanno bisogno di venire a visita di persona, con benefici per il paziente (recupero più tempestivo) e per la clinica (miglior servizio offerto, ma anche la possibilità di risparmiare slot per le visite, qualora non strettamente necessarie).

A questo punto, abbiamo ben presente che, in un simile modello, la raccolta dei dati diventa un elemento fondamentale. Ed è qui che introdurremo un altro elemento importante di innovazione sanitaria: l’uso dei Big Data.

Big Data: che vantaggi hanno per un centro medico?

Il termine "Big Data" si riferisce a dati informatici molto complessi e vasti e dunque difficili da elaborare con i metodi tradizionali di raccolta di informazioni. Questo concetto risale a una definizione fornita dall’esperto di mercati Doug Laney nei primi anni 2000 e che ha preso piede anche nel settore della sanità. Rispetto all’IoMt, che è una novità assoluta, i Big Data rappresentano la combinazione tra nuove e vecchie tecnologie che richiedono degli strumenti digitali per poter estrarre conoscenza da questi grandi quantitativi di informazioni. Questi dati si definiscono tramite quelle che gli esperti chiamano le "4 V: volume, varietà, velocità e veridicità.

Grazie all'utilizzo di software gestionali e di database elettronici sempre più raffinati anche nella sanità: oggi, non è pensabile gestire efficacemente un centro medico senza un vasto database a disposizione e dei software per consultarlo e analizzarlo.
L’uso dei Big Data potrebbe sembrare utile solo alle grandi cliniche o agli ospedali pubblici, ma non è così: grazie alla disponibilità di software che raccolgono dati e informazioni in maniera automatizzata, anche strutture medie e piccole possono beneficiare di questo tipo di innovazione. I vantaggi sono molteplici:

  • Maggiore efficienza nella gestione del personale

quali sono gli orari in cui vi sono più pazienti? E i giorni della settimana? A che ora avviene il maggior numero di prenotazioni e tramite quale metodo (email, telefono, prenotazioni online?). Avere queste informazioni a portata di mano permette una gestione migliore degli orari della struttura e del personale.
  • Maggiore fidelizzazione dei pazienti

Ad esempio, sapere quali e quanti sono i pazienti che a breve avranno bisogno di un check-up o di una visita di controllo, permette di concentrare le proprie comunicazioni verso quel gruppo di pazienti del proprio database, aumentando il numero di pazienti che torneranno per la loro visita, con conseguente aumento della fidelizzazione (e del profitto della struttura).

  • Una raccolta più capillare e precisa della storia clinica dei pazienti

Le schede pazienti elettroniche, come ad esempio quella di MioDottore, permettono di accedere da qualunque dispositivo ai dati di qualsiasi pazienti, permettendo a chi di dovere di poter visualizzare le precedenti visite, le analisi, i check-up e la storia clinica di ogni pazienti. Quando si gestisce una struttura sanitaria, questa funzionalità migliora sia la qualità della visita medica, che la velocità di acquisizioni importanti ai fini della stessa.

A questi vantaggi più evidenti, si aggiunge la possibilità di rendere estremamente più innovativa e fluida la comunicazione tra la struttura medica e il paziente, ad esempio, come vedremo in un attimo, tramite tecniche di “gamification” per favorire la prevenzione e la puntualità nei check-up.

La gamification per centri medici

Fortunatamente, grazie a un maggiore interesse del pubblico per i temi della salute e del benessere, nell’healthcare moderna prevale spesso il concetto di prevenzione, prima che di cura. Tuttavia, se idealmente il paziente dovrebbe applicare da sé regole base come mangiare sano, fare attività fisica, assumere le medicine prescritte e presentarsi sempre ai check-up periodici, molto spesso ciò non accade. Ed è qui che entra in azione la  gamification in ambito sanitario, ossia l’insieme di strumenti, piattaforme e tecnologie che utilizzano le dinamiche del gioco, applicandole al contesto della salute. 

 

Un esempio di successo è Mango Health, un'App che invia un promemoria ai pazienti per assumere le loro medicine e che assegna loro dei punti ogni volta che lo fanno con puntualità. Accumulando punti i pazienti guadagnano dei piccoli premi.

 

Ma l’uso delle App specifiche è solo uno dei tanti modi in cui si può fare gamification in ambito medico: un altro modo molto semplice è quello di inviare comunicazioni SMS a dei gruppi selezionati di pazienti con particolari caratteristiche: potremmo inviare loro dei reminder personalizzati e divertenti sulla loro prossima visita, e invitarli a un check-up gratuito se sono pazienti fidelizzati che sono sempre stati puntuali oppure inviare brevi quiz per aiutarli a ricordare le loro terapie. In questo, i software gestionali che prevedono la possibilità di inviare comunicazioni SMS ed email per i pazienti sono molto efficaci, come spieghiamo in questa pagina. 

 

Speriamo che tu abbia apprezzato questo articolo: abbiamo solo grattato la superficie sul mondo della sanità digitale e le enormi possibilità che può offrire, ma ci ritorneremo presto con altri nuovi articoli nel nostro Blog.