Nel processo di digitalizzazione della sanità, la cartella clinica digitale è diventata uno strumento imprescindibile.
Le recenti evoluzioni normative, infatti, in particolare quelle riguardanti il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 (FSE 2.0), rendono sempre più strategica una gestione efficiente e conforme dei dati clinici.
In questo articolo vedremo cosa si intende per cartella clinica digitale e capiremo come la sua implementazione impatta sui centri medici nell’ambito del contesto normativo vigente.
La cartella clinica digitale (o elettronica) è la versione informatizzata del documento clinico che raccoglie, organizza e conserva tutti i dati sanitari del paziente generati durante il percorso di cura.
L’obiettivo generale di questo strumento è migliorare la qualità dell'assistenza sanitaria, rendendo più semplice e immediato l'accesso alle informazioni cliniche per tutti i professionisti che si interfacciano con un dato paziente e consentendo loro di prendere decisioni informate e tempestive per cure più efficaci e sicure.
All’interno della cartella clinica digitale MioDottore, per esempio:
Così, puoi accedere in qualunque momento alla cartella clinica e visualizzare tutte le informazioni del paziente in ordine cronologico e in un unico luogo.
Oltre a rispondere a una precisa spinta normativa di crescente digitalizzazione, investire in un sistema di cartelle cliniche digitali per il proprio centro medico è una scelta strategica che può comportare diversi vantaggi, come:
Con una cartella clinica digitale è anche possibile compilare delle ricette digitali. In questo modo si risparmia tempo e si facilita la comunicazione con il farmacista, garantendo anche al paziente un'esperienza positiva potendo ritirare i farmaci senza doversi recare per forza prima nello studio dello specialista.
Dal punto di vista del paziente, la cartella clinica digitale è una garanzia di trasparenza dal momento che il titolare può accedere facilmente e in qualunque momento alla propria documentazione clinica.
Con il Decreto Ministeriale 7 settembre 2023 e la pubblicazione della roadmap di implementazione del FSE 2.0, la digitalizzazione della sanità ha subito un’accelerazione. Entro il 2026, infatti, è obbligatorio per tutti i centri medici adeguarsi al FSE 2.0, producendo e archiviando i referti dei pazienti secondo formati standardizzati.
In particolare, per essere conforme alla normativa vigente e alimentare correttamente il FSE 2.0, la cartella clinica digitale deve essere integrata in un sistema gestionale che consenta:
Per un centro medico, l’adozione della cartella clinica digitale implica l’uso di un software gestionale sanitario come GipoNext che consenta agli operatori (medici, personale amministrativo) di:
Il sistema deve integrare standard tecnici di interoperabilità (es. HL7-CDA2, FHIR per i documenti clinici; LOINC e ICD-10 per codificare informazioni sanitarie) che garantiscono la compatibilità con altri sistemi e con le piattaforme pubbliche come il FSE 2.0.
Un software evoluto permette anche di gestire in automatico la raccolta dei consensi e l’oscuramento dei dati, riducendo il rischio di errori formali.
Con MioDottore Premium per Centri Medici il tuo centro è l'unico proprietario dei tuoi dati. Ciò significa che nessun altro ha accesso ai dati dei tuoi pazienti e i tuoi dati vengono archiviati in modo sicuro nel cloud.
Inoltre, la gestione delle autorizzazioni è totalmente nelle tue mani: in questo modo, puoi consentire o rimuovere l'accesso ai dati per il personale del tuo centro.