Al mondo, dice il proverbio, esistono solo due grandi certezze: la morte e le tasse. Dal mio punto di vista, bisognerebbe aggiungerne senz’altro una terza: la ben nota diffidenza dei professionisti della salute nei confronti del marketing, in particolare quello online.
Ancora oggi, in un’epoca in cui qualsiasi attività umana viene presentata al pubblico tramite precise ed efficaci campagne promozionali, un numero consistente di dottori dubita che le strategie di marketing medicale online siano applicabili alla propria professione.
Ciò è dovuto a una comprensibile, ma dannosa resistenza al cambiamento. Un cambiamento che, piaccia o meno, ci coinvolge tutti. Tanto vale, dunque, analizzare e smentire i principali luoghi comuni che portano i dottori a diffidare del marketing online.
La bravura nel tuo lavoro è la base fondamentale per avere successo, ma in un'epoca in cui i pazienti hanno “invaso il web” con recensioni e opinioni sui dottori, è lì che si genera il vero passaparola su di te.
Quindi, oltre a essere bravo, devi anche fare in modo che si sappia, soprattutto nei luoghi e nei contesti dove le persone hanno interesse a saperlo: internet è il più importante tra questi.
C’è una frase del grande businessman americano Henry Ford a tale riguardo: “risparmiare denaro tagliando sul marketing è come provare a risparmiare tempo fermando il tempo”. In pratica, fare ciò non solo è impossibile, ma è anche controproducente.
Qualsiasi attività che comporti un ritorno economico trarrà giovamento da una strategia di marketing adeguata: il tempo e il denaro spesi torneranno indietro, con gli interessi, sotto forma di nuovi pazienti che verranno al tuo studio e che, senza un’adeguata promozione, non ti avrebbero conosciuto.
La tua reputazione online è collegata a quella nel mondo reale.
La maggior parte delle persone, oggi, compie le proprie scelte in base a ciò che legge su internet: puoi essere rinomato nel mondo “offline” ma, come già accennato, il passaparola sui dottori avviene anche sul web.
Non promuoverti su internet equivale a perdere un intero bacino di nuovi pazienti.
Senza dubbio, curare le persone è un'attività che risponde a una necessità intrinseca di ogni individuo e di tutte le società, ma lo è anche nutrire le persone, per esempio.
Tuttavia, generalmente, i ristoratori, gli chef o i produttori di cibi non si pongono affatto il problema di promuovere la propria nobile e necessaria attività, anzi, ne traggono beneficio. Essere un ottimo, integerrimo e stimato professionista e promuovere al meglio la propria attività verso chi potrà beneficiarne sono due azioni che non comportano alcun conflitto etico, anzi...
Sperando di essere riuscito a convincerti che il marketing medicale non è affatto tuo nemico ma, anzi, un prezioso alleato per migliorare la tua immagine professionale e acquisire nuovi pazienti, ti ricordo che puoi trovare approfondimenti utili su questo e molti altri argomenti connessi al marketing medicale, all'interno della nostra Biblioteca »