Chiariamo subito un punto: il tuo sito web dovrebbe essere considerato a tutti gli effetti come il tuo studio online, o almeno come la tua reception digitale.
È da qui che parte la prima impressione, dove inizia la fiducia e dove avviene la decisione.
Se il tuo sito non appare nei risultati di ricerca, non risponde alle domande dei pazienti o manca di elementi chiave come la possibilità di prenotare o leggere testimonianze — stai lasciando sul tavolo opportunità concrete di crescita.
In questa lezione vedremo:
L’80% dei pazienti inizia il proprio percorso di cura con una ricerca su Google.
La SEO — Search Engine Optimization — è ciò che permette al tuo sito di comparire tra i primi risultati quando un paziente cerca servizi come i tuoi. Quando qualcuno digita “cardiologo vicino a me” o “miglior dentista a Milano”, Google analizza migliaia di siti e sceglie quali mostrare per primi.
La SEO serve proprio a questo: farti trovare.
Non si tratta di “ingannare” l’algoritmo, ma di rendere il sito facile da capire, affidabile e rilevante. Questo significa usare le stesse parole che usano i pazienti quando cercano, mantenere le informazioni aggiornate e creare contenuti che rispondano alle loro vere domande.
In altre parole, la SEO ti collega a pazienti che stanno già cercando un medico. Devi solo farti trovare dove stanno guardando.
Per posizionarti bene su Google non serve un grande budget, ma è importante seguire alcune regole base. Inizia dal tuo profilo Google Profilo dell’Attività. Verifica che:
💡 Consiglio utile: Le recensioni sul Profilo dell'Attività di Google sono fondamentali per la SEO e per la reputazione online. Aiutano a migliorare il posizionamento locale, aumentano la visibilità e rafforzano la tua immagine. Controllale regolarmente e incoraggia i pazienti soddisfatti a lasciarti una recensione positiva. Ne parleremo meglio nel prossimo modulo.
Questo profilo è una delle prime cose che compare quando qualcuno cerca il tuo nome, la tua specializzazione o “medico vicino a me”.
In più, i pazienti cercano già su Google: rendigli facile prenotare direttamente dal tuo profilo. Grazie all’integrazione tra MioDottore e Google Profilo dell’Attività, la tua disponibilità è visibile a tutti proprio lì dove la stanno cercando.
Niente telefonate o scambi di messaggi: vedono il tuo nome, leggono le recensioni e prenotano in pochi secondi. Basta configurarlo una volta sola e lasciare che l’agenda si riempia da sé.
Anche le piattaforme sanitarie (come MioDottore) aumentano la tua visibilità. Queste piattaforme si posizionano molto in alto su Google: essere presenti lì ti aiuta a essere trovato più facilmente, anche se il tuo sito è nuovo.
È così perché hanno già un forte posizionamento SEO. Quindi ospitare il tuo profilo lì ti alleggerisce il lavoro e migliora la tua presenza online.
Se vuoi che sia facile farti trovare online, devi immedesimarti nel paziente che cerca i tuoi servizi piuttosto che utilizzare termini troppo tecnici.
Tutto parte dalla scelta delle parole giuste: quelle che le persone digitano su Google quando cercano un professionista come te.
Non pensano in termini tecnici: non sempre cercano una “visita dermatologica”, ma “come eliminare i brufoli velocemente”. Non digitano “parodontologo”, ma “gengive che sanguinano” o “pulizia denti vicino a me”.
Cosa fare per trovare facilmente queste keyword?
In primo luogo, parti dall’ascolto. Fai attenzione a cosa dicono i nuovi pazienti quando prenotano la prima visita con te. Quali sintomi menzionano? Che termini usano? Puoi anche chiedere durante il colloquio: “Cosa hai cercato su Google per trovarmi?” — otterrai informazioni preziose direttamente dalla fonte interessata.
Poi integra con i dati. Strumenti utili sono:
Prova a digitare servizi comuni come “ecografia gravidanza” o “dolore al ginocchio dopo corsa”: vedrai keyword correlate, volume di ricerca e come queste stesse keyword vengono utilizzate dai competitor.
💡 Consiglio utile: Non andare a intuito. Incrocia ciò che senti dai pazienti con i dati reali per costruire una strategia SEO davvero efficace.
Ogni pagina del tuo sito dovrebbe rispondere a un bisogno specifico. È questo che ti aiuta a salire nei risultati e a parlare esattamente a chi stai cercando di raggiungere.
Il tuo sito non deve essere complicato, ma funzionale.
Ecco gli elementi non negoziabili:
Senza questi elementi, anche il sito più bello rischia di perdere visitatori in pochi secondi.
Pensa alla tua homepage come a un “benvenuto” digitale: più è chiara, semplice e professionale, migliori saranno i risultati.
💡 Consiglio utile: Costruire un sito web non dev’essere complicato! Anche senza programmare puoi usare servizi come Wix o Canva per creare siti professionali in pochi clic.
Oppure puoi affidarti a piattaforme sanitarie come MioDottore, che offrono siti già integrati con il sistema di prenotazione — per un’esperienza fluida da entrambi i lati: per i pazienti e per te.
Non hai tempo per scrivere tutto da zero? L’Intelligenza Artificiale è un alleato prezioso.
Puoi usare strumenti come ChatGPT o DeepSeek per:
📌 Esempio di prompt che puoi provare:
“Scrivi un breve paragrafo di benvenuto per la homepage di una ginecologa a Firenze, con focus su comfort, cura e professionalità.”
💡 Consiglio utile: Non sai come dare istruzioni all’AI? Parti da un prompt chiaro e specifico.
Puoi anche cercare online “prompt AI per marketing sanitario”: troverai esempi utili per blog, bio, FAQ o social.
Pensa ai prompt come a ricerche intelligenti: più sei preciso, migliore sarà il risultato.
Siti come X (Twitter) o PromptHero raccolgono tanti esempi pensati proprio per i professionisti della salute, da cui trarre ispirazione.
Ecco alcuni prompt per specialità:
⚠️ Importante: verifica e modifica sempre i contenuti generati, soprattutto in ambito medico. Ma come punto di partenza, l’AI ti aiuta a passare dalla pagina bianca alla pubblicazione in pochi minuti.
Se hai risposto “no” a due o più domande, è il momento perfetto per mettere in pratica quanto hai appena imparato — e far lavorare il tuo sito per te.
Ma ora passiamo a un altro canale fondamentale della tua presenza digitale: i social media e la pubblicità online.