apr 20, 2023

Medicina di famiglia e cure primarie: quale futuro?

 

Ripartire da modelli innovativi di organizzazione della rete di cure sul territorio, per garantire capillarità, sostenibilità a 360° e digitalizzazione dei servizi offerti. Questa la riflessione al centro dell'incontro di MioDottore Connect dal titolo Territorio, prossimità e digitalizzazione. Quale futuro per le cure primarie e la medicina di famiglia?

Un momento di confronto che ha riunito a Roma il 28 marzo gli attori chiave del sistema salute per definire le coordinate dell'innovazione nella medicina di famiglia.

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L’emergenza COVID ha reso evidenti alcuni dei limiti dell’organizzazione del sistema di cura nel nostro Paese. La medicina di famiglia, punto di accesso fondamentale al sistema salute, riveste un ruolo cruciale nel garantire continuità e capillarità all’assistenza ai cittadini. Sconta, però, enormi difficoltà, legate alla carenza di medici, al conseguente aumento del numero di pazienti e al carico burocratico sempre meno sostenibile. Secondo un’indagine condotta da MioDottore e PKE 7 medici di famiglia su 10 non sono soddisfatti della propria condizione professionale. Il 77% indica la burocrazia come elemento penalizzante del proprio lavoro. Un medico di famiglia gestisce in media fino a 800 richieste a settimana, ma meno del 30% riguarda questioni cliniche. Numeri che penalizzano la relazione medico-paziente.

 

L’uso di sistemi digitali è già ampiamente diffuso nell’ambito della sanità specialistica che, secondo i dati di MioDottore Connect, oggi è 20 volte più digitalizzata della medicina territoriale. Ciò si traduce in una semplificazione del lavoro per i professionisti sanitari e in un più rapido accesso dei pazienti a cure e visite specialistiche. 
È possibile oggi immaginare nuovi modelli organizzativi che permettano un simile cambiamento anche nella medicina di famiglia. Esistono, infatti, soluzioni tecnologiche che consentono di alleggerire il carico di lavoro dei medici di famiglia e semplificare l’accesso dei pazienti ai loro ambulatori.

 

 

Per Marcello Gemmato, Sottosegretario del Ministero della Salute, la digitalizzazione è fondamentale per ridurre le distanze tra le zone interne e quelle metropolitane.

Sfruttare la straordinaria forza delle tecnologie serve a rendere veramente ‘pubblica’ la sanità su tutto il territorio nazionale

 

 

Se in passato i medici di medicina generale erano principalmente il punto di riferimento dei pazienti più anziani, nota Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg, oggi la richiesta di cure primarie da parte dei cittadini più giovani è notevolmente superiore. I sistemi digitali rappresentano un canale fondamentale nella relazione con questi pazienti. 

Le sale d'attesa piene respingono il paziente lavoratore e quello più giovane. Ora abbiamo l'opportunità straordinaria di riavvicinarci a questi pazienti. Per sfruttarla dobbiamo imparare ad affidarci ai sistemi di eHealth che consentono di semplificare il nostro lavoro e l’accesso dei pazienti

 

 

La riforma delle cure primarie, di cui la pediatria di famiglia rappresenta un pilastro fondamentale, non può prescindere dal rafforzamento della sanità digitale per Antonio D’Avino, presidente nazionale Fimp . Le soluzioni di eHealth permettono infatti di aumentare l’efficacia e la tempestività di risposta ai bisogni di cura di bambini e ragazzi e delle loro famiglie.

L’auspicio è che, nel prossimo futuro, si possa estendere sempre di più il ricorso a queste piattaforme in grado di snellire il nostro lavoro e facilitare l’accesso alle cure dei pazienti, mettendoli realmente al centro del sistema salute.

 

 

Migliorare la relazione medico-paziente, favorire la personalizzazione delle cure, semplificare l'accesso al sistema salute. Sono le sfide che la transizione digitale nell'ambito della medicina territoriale può aiutare ad affrontare, nell'opinione di Annalisa Mandorino, presidente di Cittadinanzattiva.

Recuperare tempo prezioso da restituire al dialogo e al consolidamento del rapporto di fiducia fra medico e paziente è un obiettivo qualificante, dal nostro punto di vista, della tecnologia al servizio della salute.

 

 

Per Antonio Magi, Presidente OMCeO Roma, La tecnologia è indispensabile nella formazione del medico.

I percorsi di formazione vanno sicuramente adeguati anche in relazione al progresso in atto.

L'incontro è stato ripreso dal TG2 (dal minuto 4), dalle maggiori agenzie di stampa, da quotidiani nazionali come Il Sole24Ore e da testate specializzate come Panorama Sanità. A riprova dell'interesse per un tema quanto mai attuale: "La nostra realtà è impegnata da tempo per snellire la burocrazia, ottimizzando i tempi e l'afflusso dei pazienti in sala d'attesa" ha spiegato Luca Puccioni, CEO di MioDottore. "Siamo convinti che la risposta a molte delle esigenze di medici e pazienti sia semplificare e pensare soluzioni user-friendly". MioDottore - ribadisce Puccini - è al fianco di tutti i medici di famiglia, gli specialisti delle cure primarie e i pazienti per ascoltarli ed essere partecipi del cambiamento.

Vogliamo mettere le nostre competenze anche a disposizione del settore pubblico affinché si creino opportunità di collaborazione e si valutino i modelli che già funzionano sul territorio, rendendo la sanità più umana con il supporto della digitalizzazione.

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